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L'Academy de La Meccanica, LM Space tappa della Biennale Street Art - Super Walls

I muri di Padova e della sua provincia sono stati trasformati in opere d’arte nella terza edizione della “Biennale della street art”. “Super Walls” che quest’anno ha coinvolto 31 artisti e artiste che hanno realizzato le loro opere lasciandosi ispirare dal tema del rispetto.
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I muri di Padova e della sua provincia sono stati trasformati in opere d’arte nella terza edizione della “Biennale della street art”. “Super Walls” che quest’anno ha coinvolto 31 artisti e artiste che hanno realizzato le loro opere lasciandosi ispirare dal tema del rispetto.  

Sono state realizzate 37 opere d’arte su scuole, supermercati, stadi di calcio, spazi pubblici ed edifici trasformando le città del padovano in una galleria d’arte a cielo aperto.

Il nostro ente e coworking LM Space, academy dell’azienda La Meccanica Srl,  è stato una delle prime sedi nella tappa della Biennale Street Art SuperWalls!

sede LM Space academy

A cambiare il look della nostra sede sono state le 𝗠𝗲𝗱𝗶𝗮𝗻𝗲𝗿𝗮𝘀, un duo formato dalle artiste Vanesa Galdeanov (architetto)  e Anlì Chiaquia (laurea in discipline artistiche)  di origini argentine che vivono a Barcellona. Medianeras creano opere negli spazi pubblici da ben 12 anni e per noi hanno realizzato un ritratto all’interno di un mondo astratto e illusorio che muta a seconda del punto di osservazione.

Come è nata l’idea ?

Le Medianeras, come significato della parola stessa, creano muri che non dividono gli spazi ma che vengono condivisi tra vicini, e nello stesso tempo di raggiungere accordi tra le diverse parti.
𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝗽𝘁 𝗰𝗶 𝗽𝗶𝗮𝗰𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮, 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝗮𝗯𝗯𝗲𝗹𝗹𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀, 𝗿𝗶𝘃𝗲𝗻𝗱𝗶𝗰𝗵𝗶 𝗹’𝗶𝗱𝗲𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝘀𝗼 𝗱𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗶.

 

“Cerchiamo di cambiare il modo abituale di percepire gli spazi, di modificare il paesaggio urbano della strada e di godere del processo creativo insieme alla comunità di ogni luogo in cui dipingiamo” ci raccontano le ragazze. 

In questo caso concreto si è lavorato su due immagini, un volto che ha le sembianze più mascoline e un altro più femminile, creando un gioco di prospettiva e un murale da osservare sotto diversi punti di vista. L’idea è che, a seconda della posizione da cui si guarda l’opera, si può vedere – dalla congiunzione della parete principale con l’angolo della seconda parete – una donna in primo piano e un uomo appiattito dietro allo sguardo della donna; cambiando poi punto di vista, cioè prospettiva, si può osservare la figura distorta della donna e quella dell’uomo posta di fronte. Il concetto è che in ogni posizione assunta non si vede mai la stessa figura, né si ha mai la stessa prospettiva. 

Lo scopo è quindi quello di abbandonare la differenziazione di genere tassativamente legata a elementi fissi, conferendole invece una certa fluidità, facendoci capire che tutti i punti di vista possono essere ugualmente validi a seconda della prospettiva da cui li si osserva. La diversità di opinioni diventa così un aspetto importante perché è legata al tema del rispetto e dell’uguaglianza, concetti validi sempre e ovunque per tutti.
La varietà di volti disegnati rappresenta la diversità nello spettro della comunità e l’esistenza dei diversi collettivi.

 

Questo esperimento si può dire unico nel suo genere, perché finora le due artiste hanno sempre lavorato su un’unica parete, mentre qui entra in gioco una performance duale, cioè con due immagini legate dalla presenza di due pareti congiunte ad angolo. Medianeras non abbandonano quindi il loro gioco di linee, ma lo applica per la prima volta a una doppia prospettiva, integrandola nella struttura architettonica esistente.

Con questo ritirato LM Space, da sempre simbolo della condivisione e della cooperazione, diventa anche simbolo della diversità e dell’inclusione sociale