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Responsabilità Sociale, Arte & Cultura

Progetto di Internalizzazione: Mostra "Icons" di Steve McCurry

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La Meccanica srl lavora quotidianamente con 60 paesi in tutto il mondo. Ci confrontiamo con culture diverse in una sfida continua su fronti sempre più ampi. L'espansione a livello internazionale è continua, come continuo è il confronto, lo scambio di informazioni e opinioni tra culture e modi di business totalmente diversi.
E' per la nostra politica di internazionalizzazione che La meccanica ha deciso di sponsorizzare la mostra di McCurry "Icons", una raccolta straordinaria di mille foto provenienti da tutto il mondo che ritraggono gente comune, lavoratori, persone e riti. Una sponsorizzazione che ben sposa la nostra voglia di capire e interagire con altre culture e mercati

Steve McCurry. Icons

mostra Icons

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Viene presentata per la prima volta nella regione Veneto, una selezione di oltre 100 fotografie del grande fotografo americano. Il percorso espositivo accompagnerà il visitatore alla scoperta del suo talento, con immagini di grande impatto emotivo. L'esposizione raccoglie le molteplici esperienze artistiche e di reportage del fotografo: a partire dai primi storici viaggi in India e poi in Afghanistan dove Steve McCurry ebbe l'opportunità di seguire i Mujaheddin al tempo della guerra contro la Russia. Proprio dall’Afghanistan proviene Sharbat Gula, la ragazza resa celebre dalla prima pagina del National Geographic.

La curiosità è il motore della sua ricerca, capace di spingerlo, fin da adolescente, ad attraversare ogni confine, fosse esso fisico, linguistico e culturale. In ogni sua foto Steve McCurry ci racconta una storia che, una volta svelata, è in grado di comunicare la complessità di un intero contesto.
Queste le parole di McCurry:


“La maggior parte delle mie foto è radicata nella gente. Cerco il momento in cui si affaccia l’anima più genuina, in cui l’esperienza s’imprime sul volto di una persona. Cerco di trasmettere ciò che può essere una persona colta in un contesto più ampio che potremmo chiamare la condizione umana. Voglio trasmettere il senso viscerale della bellezza e della meraviglia che ho trovato di fronte a me, durante i miei viaggi, quando la sorpresa dell’essere estraneo si mescola alla gioia della familiarità.”