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In Inghilterra la paglia diventa energia

Dopo ben cinque anni di intense trattative la BWSC e la sua socia la BWE hanno ottenuto 150 milioni di euro per commissionare alla Eco2 una centrale elettrica a Sleaford, UK,alimentata grazie a della paglia.
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Rivista: The Bioenergy International
Mese pubblicazione: febbraio 2012
Titolo articolo: “New UK Straw-Fired Biomass Power Plant”
Autore articolo: Lennart Ljungholm
Traduzione e abstract a cura di: Cinzia Bernardi e Maira Zaniolo
Classe 3°C
Istituto: Liceo “Tito Lucrezio Caro” – Cittadella


ABSTRACT

Dopo ben cinque anni di intense trattative la BWSC e la sua socia la BWE hanno ottenuto 150 milioni di euro per commissionare alla Eco2 una centrale elettrica a Sleaford, UK,alimentata grazie a della paglia. Lo stabilimento entrerà in funzione solo nel 2014, con l'applicazione della tecnologia danese. Affinché il progetto abbia un buon esito serve un forte lavoro di squadra, anche se non sempre facile, in modo da aiutarsi anche nei momenti di difficoltà. Un esempio è il Sleaford project che è stato portato più volte in lista d'attesa a causa della passata crisi economica, che ha determinato il ritiro di alcuni investitori ponendo così la questione della sua riuscita. Questo progetto è stato sviluppato da “Eco 2” per il gruppo BNP, che sta per l'occasione accumulando del denaro che andrà poi amministrato da alcune banche promotrici. L’idea di base è di alimentare una centrale di biomassa con della paglia ,che è già stata approvata negli anni 90 in Danimarca, la quale è, inoltre, il primo produttore mondiale di questa materia prima.
Buone speranze provengono da Anders Heine Jense (direttore dell'impresa) che confida in uno sviluppo delle esportazioni dal paese ed il coinvolgimento di più stati,mirando a un perfezionamento del progetto. La Gran Bretagna sperimenterà il buon funzionamento della centrale facendo così aumentare il numero di impianti nel territorio alimentati da rifiuti organici, giungendo a quota due. La sua costruzione impiegherà 150 milioni di euro che sono stati procurati dalla BWSC. La nuova centrale produrrà così 38.5 MW che andranno suddivisi tra 65 000 famiglie e aziende. Per ottenere questo risultato si dovranno però bruciare 240 000 tonnellate di paglia all’ anno, riducendo così anche le emissioni di CO2.

IN INGHILTERRA LA PAGLIA DIVENTA ENERGIA

La BWNS si procura 150 milioni di euro per costruire la centrale di biomasse di Sleaford
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Dopo cinque anni di intense trattative, la Burmeister & Wain Scandinavian Contractor A/S(BWSC), compagnia danese di appalti per costruzioni, ha ottenuto con la sua socia, la BWE, 150 milioni di euro per commissionare alla Eco2 la costruzione del nuovo stabilimento alimentato a biomasse a Sleaford, UK. La centrale sarà operativa nel 2014. Il contratto include una clausola valevole dodici anni per l’utilizzo e il mantenimento della struttura.
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Quando nel 2014 lo stabilimento a Sleaford diventerà operativo sarà alimentato tramite la combustione della paglia, grazie agli ottimi collaudi della tecnologia ed esperienza danese. La BWSC appartiene dal 1990 alla compagnia giapponese Mitsui, e ,dopo cinque anni di tentativi, ha ottenuto un contratto del valore di 150 milioni di euro per costruire una centrale elettrica a biomasse che produca 38.5 MW utilizzabili immediatamente. L'impianto sarà situato a Sleaford nel Lincolnshire, nella parte orientale dell'Inghilterra. Oltre alla costruzione il contratto include anche un accordo della durata di dodici anni per il funzionamento e il mantenimento della struttura.
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SOCI OSTINATI
“Il progetto energetico è complesso, richiede molta disciplina e necessita di un’ efficiente abilità di collaborazione. Conseguentemente, il successo di un progetto dipende dalla corretta scelta dei soci e dalla giusta unione di competenze ed esperienze. La fiducia reciproca è decisiva e tutte le parti coinvolte devono essere flessibili a vincere le sfide che inevitabilmente si presentano nello sviluppo del progetto”, dice Anders Heine Jensen(direttore dell’ impresa).
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PIÙ D’UNA VOLTA IN LISTA D’ATTESA
La squadra ha dovuto affrontare un alto numero di sfide. Sono mutevoli e non chiare le condizioni legali del sistema, che hanno portato più volte il progetto in lista d’ attesa. La lunga crisi economica appena passata ha costretto alcuni investitori a ritirarsi dall’ iniziativa, e la domanda sulla sicurezza e sulla buona riuscita del progetto è aumentata fortemente da parte dei finanziatori.
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STRUTTURA FINANZIARIA E PARTI COINVOLTE
Il Sleaford project è posseduto dal Bnp, Paribas Clean Energy Fun, (fondo Paribas per l’energia pulita), uno specifico investimento pubblico per l’ energia rinnovabile. Eco 2 ha sviluppato il Sleaford Project in favore di Bnp e per esso supervisionerà la costruzione e la gestione dello stabilimento. Il BNP sta accumulando un capitale in favore del Sleaford Project. L’ equilibrio del patrimonio sarà poi determinato da alcune banche, come: NIBC Bank N.V., Unicredit Bank A.G., lo Royal Bank di Scozia e la Siemens Bank GmbH; che hanno finanziato il progetto. 

IL POTENZIALE NON ANCORA MANIFESTATO DELL’ EXPORT 
La nuova centrale di biomassa alimentata con la paglia, riceverà il combustibile dai produttori locali. Questa inconsueta fonte energetica è già stata riconosciuta e documentata negli anni 90, in Danimarca. Anche se la Danimarca è considerata il leader mondiale per la quantità di stoppia usata al fine di produrre energia, su scala mondiale solo una percentuale minore di questa sarà utilizzata. Anders Heine Jensen spera che questo potenziale inesploso della paglia, aprirà le porte per nuove possibili esportazioni. L’ esperienza danese della stoppia ci da la possibilità di esportarla in altri paesi, dove vi è una minore esperienza riguardo gli impianti alimentati da paglia. Stiamo coinvolgendo molti stati nello sviluppo del progetto, dove speriamo in ogni modo in un perfezionamento un po’ più veloce, ciò che abbiamo sperimentato con il Sleaford Project- afferma Jensen.
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CONDIZIONI INVITANTI
Le convenzioni britanniche per l’energia rinnovabile sono le più allettanti nell’ Unione Europea. Dal 1990, l’energia rinnovabile ha giocato un importante ruolo nella politica energetica inglese, e la nuova centrale a biomasse ,alimentata con la paglia, sarà il secondo impianto a rifiuti organici che utilizza l’ innovazione danese per la produzione energetica ricavata dalla stoppia.
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Lennart Ljungblom
-Basato su materiale della BWSC-
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L’impianto di biomasse a Sleaford nel Lincolnshire, nella parte orientale dell'Inghilterra,sarà una struttura alimentata attraverso la combustione della paglia. Lo stabilimento è progettato per generare 38.5MW, con un efficienza media annuale sotto le variabili circostanze operative superando il 34%. I 38.5 MW sono sufficienti per fornire elettricità a circa 65 000 famiglie e aziende. A Sleaford, gli edifici pubblici saranno alimentati anche grazie il riscaldamento distrettuale. Saranno utilizzate 240 000 tonnellate di balle di paglia all’anno. La maggior parte di queste saranno recuperate in un raggio di 30 miglia. Ci si aspetta che le emissioni di CO2 , attualmente pari a 250.000 tonnellate annue, siano ridotte grazie alla combustione della stoppia. La caldaia della BWE produce a una temperatura di 540 C° un'alta pressione, un'alta temperatura del vapore e 112 bar.

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